
Impatto acustico di un nuovo impianto industriale: quali considerazioni fare per l’insediamento di una attività e valutarne gli effetti sul clima acustico
I rumori di origine industriale, soprattutto a lunga distanza, possono essere percepiti, in determinate situazioni, come rumori “continui”. Infatti, potremmo quasi simulare l’emissione sonora della situazione operativa (definita in inglese come “steady – state operating conditions”) come un parametro fisso.
Tuttavia la collocazione del nostro tessuto produttivo sul nostro territorio nazionale (vedi anche l’articolo di ISTAT), non sempre permette di mantenere distanze tali dai possibili ricettori e di considerare l’effetto che si ha su di essi come un unico rumore antropico generale.
(Vuoi un approfondimento sulla propagazione del rumore? Ti consigliamo allora di leggere il nostro articolo “La propagazione del rumore”)
Cosa valutare in termini di emissioni per un nuovo impianto industriale?
E’ quindi sempre utile valutare la situazione operativa con tutte le emissione sonore a lei legata provenienti dalle relative fonti considerate nella loro collocazione definitiva, per non trascurare effetti come direttività e gradienti climatici sfavorevoli che potrebbero dare luogo a superamenti dei limiti acustici previsti.
La nostra esperienza suggerisce di analizzare anche ulteriori situazioni:
- Simulare le emissioni acustiche generate da parti di impianto con comportamento non costante (…o con addirittura un comportamento reputabile come impulsivo), come il funzionamento di valvole di spurgo, sfiato e blow-off, filtri e connessi dispositivi di pulizia e altre apparecchiature che, a seconda del processo industriale, potrebbero attivarsi;
- Esaminare il rumore generato in situazioni di emergenza (come quello prodotto da valvole di massima pressione di sicurezza, generatori di energia di emergenza, …);
- Per gli impianti di medio/grande dimensione, valutare le situazioni in cui gli impianti si fermano parzialmente o totalmente per operazioni di manutenzione più o meno ricorrente, che possono dare luogo sia a una riduzione, sia a un incremento delle emissioni acustiche.
Come valutare al meglio un nuovo impianto industriale?
È inoltre importante considerare che esistono attività industriali la cui emissione sonora non è costante nell’impianto per tutto il ciclo produttivo, il che comporta lo studio e la ripartizione di quest’ultimo in diverse fasi di funzionamento. Ciò è molto comune negli impianti di produzione di energia (cicli combinati, centrali termiche, ecc.), negli impianti di incenerimento di rifiuti, negli impianti di lavorazione e fusione di metalli.
In conclusione dobbiamo valutare le emissioni per le diversi situazione operative presenti:
- Definizione delle fasi operative (steady – state operating conditions), valutandole singolarmente e in combinazione, individuando la percentuale che ognuna di essa ha sul ciclo totale delle 24 ore o sui 365 giorni;
- Definizione delle situazioni diverse da quelle operative, valutandole singolarmente e ipotizzando la percentuale di tempo che operano sui cicli individuati precedentemente, correggendo quindi le percentuali individuate nella prima fase di valutazione.
Se invece il tuo problema riguarda il rumore nei luoghi di lavoro, ti consigliamo il nostro articolo dedicato LEGGI QUI.