Il rumore e il limite differenziale

IL RISPETTO DEL LIMITE DIFFERENZIALE: Il ruolo e le caratteristiche del DPCM 14/11/97

Quando si applica il limite differenziale al rumore

Il DPCM si applica a tutte quelle situazioni in cui vi siano delle sorgenti sonore connesse ad impianti industriali, attività commerciali o circoli privati (solo per citarne alcuni). Il rumore prodotto avvertito all’interno della vostra abitazione risulta disturbante durante il normale svolgimento della vostra vita quotidiana (sia di giorno che di notte!).

Quando il limite differenziale non può essere applicato per il rumore

Altre situazioni in cui non possiamo applicare il limite differenziale è il caso in cui il rumore venga prodotto da infrastrutture dei trasporti (treni, trasporti pubblici, arei, ecc.), attività e comportamenti non inerenti ad attività produttive o commerciali, o ad attività ricreative libere o organizzate senza fini di lucro e senza esercizio di attività professionali.

In questo caso ci sono altri modi per poterti tutelare dal rumore.

Noi ti possiamo aiutare!

Viene ,inoltre, escluso dal calcolo la serie di situazioni in cui il valore di Rumore ambientale sia inferiore a 50dB(A) di giorno e 40dB(A) di notte a finestre aperte, e 35dB(A) di giorno e 25dB(A) di notte a finestre chiuse).

Come eseguire la misura per il calcolo del limite differenziale al rumore

In che modo, quindi, potrebbe aiutarmi applicare il limite differenziale?

La misura non segue la classica procedura di un normale Previsione di Impatto Acustico ma si esegue direttamente all’interno dell’edificio disturbato. Il tecnico competente in acustica eseguirà le misure sia durante l’evento disturbante (rumore ambientale) che in assenza di esso (rumore residuo).

La differenza tra il rumore ambientale e il rumore residuo non deve superare 5 dB(A) di giorno e 3 dB(A) di notte, indipendentemente dalla classe di destinazione d’uso della classificazione acustica in cui ricade casa vostra.

Bonus e Malus per il rumore

N.B. il confronto con le soglie minime per l’applicabilità del criterio differenziale è effettuata dopo l’applicazione dei fattori correttivi per componenti tonali, impulsive, tempo parziale.

BONUS: Il rumore a tempo parziale

E’ considerato meno disturbante una sorgente sonora attiva per breve tempo durante l’arco della giornata (ATTENZIONE: tale bonus si applica solo alle sorgenti attive nel periodo diurno e non a quelle attive nel periodo notturno, per il quale non ci sono attenuazioni al calcolo).

Il valore finale, infatti, otterrà un bonus di -3db(A) per le sorgenti attive per meno di 1h, e ben -5dB(A) per le sorgenti attive per meno di 15’!

MALUS: Le componenti tonali e gli eventi impulsivi

E’ invece considerato particolarmente disturbante il fatto che un rumore ha, all’interno del suo spettro di banda, una frequenza che prevalga in modo continuo sulle altre. Questa caratteristica è definita “componente tonale” e gli viene applicato un malus di +3dB(A).

La stessa situazione la applichiamo agli eventi impulsivi, in cui uno specifico evento disturbante viene generato in modo continuo ed accentuato rispetto al resto (pensiamo al battere continuo del martello sul muro, o ad armi da fuoco che sparano al poligono). Anche in questo caso il valore otterrà un malus di +3dB(A) sul calcolo del differenziale.

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Siamo a tua disposizione!