
INQUINAMENTO ACUSTICO CON LA LEGGE 447/95
Con la legge 447/95 (e successive modifiche) viene scritta una importante pagina sulla regolamentazione dell’inquinamento acustico in Italia. In sostituzione del vecchio DPCM 01/03/91, la legge quadro definisce in 17 articoli i princìpi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente (esterno e abitativo) dall’inquinamento acustico.
A cosa serve la legge quadro 447/95?
La legge serve ad affrontare tutte le tematiche inerenti al rumore quando parliamo di inquinamento acustico, definendo i principi fondamentali, e dando le basi per il rispetto dei limiti (definiti dal DPCM 14/11/97). Ora andiamo a vedere in linea generale i punti fondamentali di tale legge.
Definizioni
La legge definisce il termine di “Inquinamento acustico”, e specifica l’ambiente abitativo identificandolo e restringendolo all’interno dell’edificio in cui risiedono delle persone.
Si da infatti la definizione di sorgenti (fisse e mobili) e di valori limite di immissione (assoluti e differenziale, vedi anche il nostro articolo sul “DPCM 14/11/97”) e di emissione.
Competenze
La legge quadro definisce e suddivide le competenze tra Stato, Regioni, province e comuni, assegnando ad ognuno i propri compiti e doveri.
L’articolo in questione nello specifico demanda ai comuni l’obbligo alla classificazione acustica del proprio territorio comunale (molto importante per capire quali requisiti acustici passivi deve rispettare casa vostra).
Disposizioni in materia di impatto acustico secondo la legge 447/95
Nell’articolo 8 viene di fatto inserito l’obbligo nella valutazione preliminare a considerare il potenziale impatto acustico derivante dalla creazione o sostanziale modifica di nuove opere, con particola riguardo alla vicinanza che hanno con strutture sensibili (scuole, ospedali, parchi, ecc.).
Viene di fatto richiesta la stesura di un documento (redatto da un tecnico competente, vedi capitolo successivo) di impatto acustico e di clima acustico per alcune tipologie di opere.
Quindi con la legge 447/95 siamo sempre obbligati a produrre un documento di impatto acustico?
No, con il DPR 227/2011 il Presidente della Repubblica per semplificare alcune procedure amministrative ha voluto inserire alcune casistiche esenti dalla produzione di un documento di impatto acustico.
Ricadono infatti in questa categoria tutte le attività dichiarate a bassa rumorosità (vedi art.4 allegato B). Per queste, infatti, sarà necessario presentare unicamente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Sanzioni secondo la legge 447/95
In base al tipo di irregolarità compiuta, le sanzioni (amministrative) possono andare da un minimo di 500€, ad un massimo di 20000€!
Nasce una nuova figura: il Tecnico Competente in Acustica (TCA)
Con l’emanazione della legge quadro 447/95 si crea così la figura del Tecnico Competente in Acustica, che ha il compito di effettuare le dovute misurazioni, verificare l’ottemperanza ai valori definiti dalle norme vigenti, redigere i documenti inerenti all’acustica ambientale e svolgere le relative attività di controllo.
Il Tecnico Competente in Acustica deve necessariamente aver superato con idoneità l’esame del corso in acustica per tecnici competenti ed essere iscritto all’elenco nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica (come il ns Corrado Pizzoni).
Elenco nazionale dei Tecnici Competenti in Acustica
L’elenco a cui tutti i tecnici competenti in acustica devono essere iscritti è possibile consultarlo online tramite la piattaforma ENTECA (qui il sito).
Il sito propone l’elenco di tutti i tecnici abilitati, specificando obbligatoriamente nome, cognome, regione e numero di iscrizione all’elenco nazionale.