Vibrazioni – percezione umana e valutazione del disturbo

Vibrazioni: comfort e benessere umano

Il costante aumento dell’antropizzazione é indubbiamente volto a fornire nuovo comfort e benessere all’uomo. Tuttavia, sia durante il processo, sia alla fine di esso, possono crearsi situazioni di disturbo dovute alle vibrazioni. Cerchiamo di analizzare e fare chiarezza su quali possono essere le cause, su come è possibile rilevarle, quali sono le normative di riferimento e quali sono i limiti ammissibili.

Cosa sono le vibrazioni e a cosa sono dovute?

Si dice vibrazione il movimento oscillatorio che un corpo effettua rispetto a una posizione di riferimento. Il numero di volte in cui si ripete un ciclo di movimento completo in un secondo è definito frequenza e si misura in hertz (Hz).

Le vibrazioni possono essere quello di una singola componente a un’unica frequenza, come nel caso di un diapason o, come più frequentemente accade, di più componenti a diverse frequenze contemporaneamente. La suddivisione dei segnali di vibrazione in singoli componenti di frequenza è definita analisi in frequenza, una tecnica che può essere considerata il fondamento del rilievo diagnostico delle vibrazioni. Il grafico che, di un evento, rappresenta il livello di vibrazione come una funzione di frequenza, è definito spettrogramma di frequenza.

Le vibrazioni si possono verificare, a volte, a causa degli effetti indesiderati che le tolleranze e i giochi meccanici di produzione hanno in fasi dinamiche, come le forze di sbilanciamento dovute alle componenti rotanti dei compressori alternativi. Altre volte, possono risultare utili e volontariamente generate, come ad esempio le vibrazioni che vengono generate nei nastri trasportatori, dai compattatori dai dispositivi per perforazione dotati di percussione dai battipali.

A volte, piccole vibrazioni insignificanti possono eccitare le frequenze di risonanza di alcune altre parti strutturali, dando vita ad amplificazioni del segnale originario.

Da cosa derivano le vibrazioni che percepisco?

Le vibrazioni che riusciamo ad avvertire all’interno del nostro appartamento (…o di qualsiasi altro ambiente) derivano quasi sempre da attività umane.

La generazione di vibrazioni può essere connesso alle attività di cantieristica e demolizione, all’aumento del traffico legato alle infrastrutture viarie e ferroviarie, all’insediamento di nuove unità commerciali e industriali e a tutte quelle attività antropiche che possono, in alcuni casi, arrecare danno o malessere ai malcapitati che ci abitano vicino.

Nel seguente articolo non si fa riferimento e non sono presi in esame i terremoti, in quanto eventi occasionali e naturali.

(Se invece il tuo problema è il rumore, dovresti leggere il nostro articolo “Disturbo da rumore: quando è tollerabile e quando no?“)

UNI 9614 – La norma di riferimento per il disturbo dalle vibrazioni

La norma di riferimento per il disturbo dalle vibrazioni negli edifici è la UNI 9614. Oltre a contenere dei valori di soglia sopra la quale si può avvertire una sensazione di distrurbo e che possano compromettere il benessere all’interno di un ambiente, fornisce chiare indicazioni riguardo alle metodologie di rilievo da adottare in base alla tipologia di sorgente (banalmente, se di tipo continuo e discontinuo).

Quando vi si fa riferimento?

Ogni qualvolta avvertiamo delle vibrazioni in casa che disturbano la nostra quiete e creano disagio, compomettendo il benessere della persona.

Come si esegue il rilievo e quali sono i limiti ammessi?

Seguendo le modalità indicate nella norma, si ricavano i valori carattestici di accelerazione dell’evento sui tre assi (x, y e z), confontandole con i valori riportati di riferimento, differenziati in base alla tipologia di edificio e al periodo della giornata.

Negli ambienti abitativi, per esempio, la soglia ammissibile è 7.2 mm/s2 nel periodo diurno, 3.6 mm/s2 nel periodo notturno e 5.4 mm/s2 nel periodo diurno di giornate festive. Come è intuibile, il limite notturno è il meno permissivo dei tre, al fine di coadiuvare il riposo umano che avviene normalmente in questo frangente della giornata.

Esistono limiti solo per le unità abitative?

No, volendo fornire alcuni limiti ammissibili, possiamo citare 14 mm/s2 per gli ambienti di lavoro, 2 mm/s2 per ospedali e case di cura, 5.4 mm/s2 per le scuole e 3.6 mm/s2 per gli asili e case di riposo, che possono essere in maniera assoluta e in qualsiasi momento della giornata, o limitatamente alle fasce di orario identificate come “di riposo”.

Quando devo preoccuparmi delle vibrazioni che avverto?

La percezione di vibrazioni può causare disturbo alla tranquillità e alla quiete di cui vorremmo poter godere, arrivando persino a compromettere la salute delle persone che occupano gli ambienti interessati.

Se pensi invece che le vibrazioni avvertite siano tali da creare un pericolo per la tua sicurezza e che possa compromettere la struttura in cui ti trovi arrecando danni strutturali, leggi il nostro articolo che parla proprio di “Vibrazioni: quando rappresentano un pericolo per strutture”.

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